Giorgia Meloni accusa i Socialisti di tramare contro la nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione UE.
Le nomine dei commissari europei stanno creando frizioni all’interno del Parlamento UE, con tensioni particolarmente concentrate sulla figura di Raffaele Fitto, candidato italiano sostenuto dal governo Meloni. Giorgia Meloni ha accusato esplicitamente il gruppo dei Socialisti di manovre contro la nomina di Fitto, sottolineando che nelle ultime settimane è emersa una strategia volta a ritardare o bloccare la sua audizione. La premier ha parlato di “agguati politici” volti a mettere l’Italia in una posizione sfavorevole all’interno delle nomine europee.
Secondo Meloni, i Socialisti hanno cercato di spostare l’audizione di Fitto all’ultimo momento disponibile per indebolirne le chances di essere confermato. Questo, secondo lei, metterebbe l’Italia a rischio di perdere un’importante vicepresidenza esecutiva nella nuova Commissione europea.
Le tensioni sulle nomine in commissione giuridica
Il Parlamento europeo ha visto scontri accesi durante le audizioni preliminari dei commissari designati, soprattutto nella commissione giuridica (JURI). L’opposizione a Fitto arriva non solo dai Socialisti, ma anche da forze come i Verdi e The Left, che hanno abbandonato i lavori in segno di protesta. Questo clima di tensione rende incerta la definitiva approvazione di Fitto. Che necessita di ottenere il sostegno di almeno i due terzi della commissione di competenza.
La scelta delle tempistiche per le audizioni gioca un ruolo chiave, poiché chi verrà ascoltato per ultimo potrebbe essere maggiormente vulnerabile ad attacchi politici. Fitto era originariamente programmato per essere audito il 12 novembre, una data critica che potrebbe esporlo a manovre ostili da parte di quei partiti che non vedono di buon occhio la sua candidatura.
Giorgia Meloni: il rischio di ritorsioni interne
Il rischio di ritorsioni politiche si estende anche agli altri vicepresidenti designati. Con una possibile ondata di bocciature nel caso in cui gli scontri tra le diverse fazioni politiche non si risolvano. Meloni teme che un clima teso e lacerato possa portare a un’escalation di ritorsioni e manovre sotterranee che metterebbero in pericolo la nomina di Fitto.
Sebbene il Partito Democratico, rappresentato dall’eurodeputato Nicola Zingaretti, abbia dichiarato che ascolterà Fitto senza pregiudizi, rimangono incertezze sulla reale posizione del gruppo socialista. L’incontro tra le forze socialiste, previsto nei prossimi giorni, dovrebbe chiarire se Fitto verrà sostenuto o se si tenterà di bloccare la sua candidatura con mosse politiche dietro le quinte. Come riportato da ilfattoquotidiano.it